Fuoriclasse MEDIE

Abstract
“Fuoriclasse” è un progetto educativo di sostegno scolastico e relazionale che vuole accompagnare i ragazzi dentro e fuori le pareti della scuola, per aiutarli a scoprire il “fuoriclasse” che c’è in ciascuno di loro! Promuovendo l’autonomia scolastica e un metodo di studio efficace, si sostengono i ragazzi in questa fase di transizione difficile, in cui vivono in maniera travolgente emozioni e relazioni. La presenza quotidiana di un educatore durante lo svolgimento dei compiti è fondamentale per sostenere la loro crescita a 360 gradi.

Scelta del titolo
Il titolo Fuoriclasse nasce dalla necessità di essere una presenza costante nella vita scolastica e non solo dei ragazzi anche al di fuori delle pareti della scuola. L’idea è quella di un accompagnamento che sia fuori dalla scuola, ma possa dare i suoi frutti anche all’interno dell’ambiente classe. Il gioco di parole si presta anche per ricordare che ciascuno dei ragazzi è un “fuoriclasse”, capace di eccellere grazie alle proprie qualità, speciale per ciò che è.

Motivazioni e Analisi dei bisogni
I giovanissimi delle scuole secondarie di primo grado si trovano in un momento di passaggio all’età adolescenziale che porta insito in sé la fatica di non essere più bambini e la crescente domanda di responsabilizzazione che viene posta dal mondo adulto. In questo momento delicato e di grandi cambiamenti, dal punto di vista fisico, psicologico e relazionale, ma anche da un punto di vista scolastico, appare evidente la necessità di un servizio che possa accompagnare i ragazzi e sostenerli in un percorso di crescita. INOUT e gli educatori che operano all’interno della cooperativa, con questo progetto vogliono contribuire a costruire un contesto nel quale ogni singolo soggetto in età evolutiva abbia la possibilità di dar voce al proprio pensiero e di essere prima ascoltato e poi supportato, non attraverso l’imposizione di una linea comune ma fornendogli le risorse e gli strumenti necessari affinché possa esprimersi nella sua unicità.
Accanto ai ragazzi, anche le famiglie mostrano le proprie fragilità: spesso non si sentono adatte e sufficientemente sostenute nel difficile compito di educare i propri figli quasi adolescenti, spesso arrabbiati e che rifiutano l’autorevolezza genitoriale. In un’ottica di sostegno globale si vuole essere vicini ai genitori e far riscoprire le potenzialità del loro ruolo, che cambia insieme ai loro figli, ma si mantiene necessario per la loro crescita.

Obiettivi generali
Accompagnare la crescita dei ragazzi da un punto di vista relazionale e di socializzazione sia a livello personale sia nelle dinamiche di gruppo.
Offrire aiuto, sostegno e affiancamento nella gestione dei compiti scolastici, promuovendo un metodo di studio efficace e l’autonomia a lungo termine.

Obiettivi specifici
Il progetto punta, per e con i ragazzi, a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Il loro benessere;
  • Offrire loro la possibilità lavorare su se stessi, riflettendo sui propri limiti e potenzialità;
  • Aiutarli a consolidare un metodo di studio efficace;
  • Rafforzare la loro autonomia nello studio, in vista del percorso scolastico che li attende;
  • Favorire l’organizzazione personale quotidiana e l’ordine nello svolgimento dei propri compiti scolastici;
  • Sostenerli nella fatica quotidiana dello studio;
  • Aiutarli ad affrontare gli insuccessi e ad attivarsi per migliorare quotidianamente, senza sminuirsi;
  • Sostenere l’autostima e la motivazione che sono alla base di un processo di apprendimento;
  • Supportarli nel raggiungimento del successo scolastico, ciascuno secondo le proprie caratteristiche e capacità;
  • Fornire strategie personalizzate di apprendimento, anche in caso di DSA e BES;
  • Accogliere e contenere le forti emozioni dell’età pre-adolescenziale;
  • Far acquisire competenze nella relazione fra pari, con l’adulto di riferimento, e nella gestione del conflitto;
  • Instaurare un clima di dialogo e ascolto reciproco che permetta l’emergere delle mille domande che un pre-adolescente porta nel percorso di crescita;
  • Educare all’uso consapevole delle tecnologie a disposizione (es. cellulare, videogiochi);
  • Educare alla cura e al rispetto dell’ambiente che si abita.

Rispetto alle famiglie il progetto si pone i seguenti obiettivi:

  • Sostenerle nel loro compito educativo, accogliendo le loro fatiche e insicurezze;
  • Aiutarle a mediare la relazione casa-scuola non solo nei momenti di difficoltà.
  • Rispetto alla comunità parrocchiale e territoriale:
  • Diventare un punto di riferimento professionale;
  • Favorire il lavoro di rete tra istituzioni, scuola, famiglie all’interno del proprio contesto socio-culturale;
  • Sostenere il dialogo e il confronto con la struttura scolastica mediante il coinvolgimento del dirigente e con gli insegnanti disponibili ad un lavoro di rete;
  • Promuovere i ragazzi del territorio e rispondere ai loro bisogni, creando un dialogo e condividendo obiettivi con il referente della parrocchia e/o il parroco.
  • Educare alla relazione con il mondo adolescenziale, abbattendo i pregiudizi legati ai giovani.

Stile educativo
Un educatore efficace sa essere autorevole, sa dosare regole e fermezza, ma sa anche mediare e accogliere i bisogni dei ragazzi, mettendosi in gioco come persona. Ogni educatore è chiamato a farsi prossimo alle famiglie e ai ragazzi. Coltivare questa vicinanza, a volte molto faticosa, è ciò che caratterizza un’azione educativa efficace. L’intenzione non è quella di sostituirsi ai ragazzi nello svolgimento dei loro compiti scolastici né nel loro relazionarsi con i pari, ma di sostenerli in questo percorso. Anche rispetto alle famiglie si vuole creare un’alleanza educativa nel rispetto reciproco di ruoli e competenze. Ponendosi accanto si vuole essere un punto di riferimento utile per la crescita dei ragazzi e per il sostegno alle famiglie.
La figura dell’educatore di INOUT è quella dell’educatore di oratorio, per cui oltre alle competenze professionali è richiesta una parte vocazionale in questo lavoro, che è per e con le parrocchie e le loro comunità.

Destinatari

  • Ragazzi delle scuole secondarie di primo grado;
  • Famiglie;
  • Scuola;
  • Comunità parrocchiale;
  • Servizi del territorio (servizi sociali,…)

Attività
Lo svolgimento delle attività prevede:

  • Una fase iniziale di accoglienza con un tempo dedicato al gioco libero e organizzato in base agli spazi e ai tempi a disposizione;
  • Lo svolgimento dei compiti in maniera individuale, con la possibilità di avere un confronto e un supporto dell’educatore, con il compito di verificare l’effettivo svolgimento delle consegne date a scuola;
  • Momenti di “cerchio”: momenti di condivisione e confronto in uno spazio simbolico e reale dove potersi guardare negli occhi ed essere alla pari, ciascuno nel suo ruolo;
  • A seconda delle necessità del territorio vi è la possibilità di attivare anche un servizio mensa in collaborazione con un partner esterno.

Periodo e durata
L’attività si svolge da Settembre a Maggio, con lo stesso calendario scolastico delle scuole di riferimento, da lunedì a venerdì, a seconda delle esigenze del territorio.

Spazi
Il progetto si svolge presso gli spazi interni ed esterni della parrocchia in base alle disponibilità e gli accordi con essa.

Risultati attesi
I ragazzi:

  • rafforzino la propria autonomia e il proprio metodo di studio;
  • vivano serenamente l’esperienza scolastica e ne ottengano benefici;
  • possano crescere dal punto di vista relazionale e sociale;
  • acquisiscano sempre più autostima anche attraversando piccole e grandi difficoltà;

Le famiglie diventino consapevoli della propria forza educativa
La comunità parrocchiale si senta parte integrante del progetto.

Partner

  • Parrocchie
  • Diocesi
  • Scuole
  • Comune

Assetto organizzativo e figure professionali
Il personale impegnato nel progetto è il seguente:

  • Responsabile dei Progetti e Sviluppo della Cooperativa: con il compito di coordinare il progetto e di sostenere operativamente l’educatore nella gestione dello stesso, affiancandolo. Inoltre svolge nella prima parte tutto il lavoro di mappatura dei bisogni, costruzione della rete, aggancio delle istituzioni.
  • Pedagogista: con il compito di supportare il progetto attraverso ore di supervisione, affiancamento sul campo, colloqui con i genitori in affiancamento all’educatore al bisogno. Inoltre si occupa della gestione della rete del territorio (scuole, servizi sociali…).
  • Responsabile Amministrativo: con il compito della gestione della parte amministrativa, contratti, retribuzione, spese, quote mensili di iscrizione.
  • Responsabile Comunicazione: con il compito di promuovere il progetto e sostenerlo nella divulgazione attraverso diversi canali (dai volantini per le scuole ai social).
  • Educatore professionale: con il compito della gestione quotidiana.

Richiesta economica
Il progetto si autofinanzia attraverso le quote mensili pagate dalle famiglie.

Valutazione
Durante le ore di coordinamento e supervisione mensile vengono effettuate con la pedagogista valutazioni in itinere e ne viene svolta una globale a fine progetto.

Resp. Progetti e Sviluppo
Irene Castronuovo
progettiesviluppo@cooperativasocialeinout.it
3516953222